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Eduverso è il risultato della collaborazione dei Corsi di Laurea partner del Progetto "Verso - Sistemi di orientamento e tutorato per le professioni educative e formative” Piani Orientamento e Tutorato 2023 – 2025. Ateneo Capofila del progetto: Università di Siena. Responsabile scientifica: Loretta Fabbri - Università di Siena.

labs

Vuoi fare ricerca? Scopri i laboratori degli
atenei coinvolti nel progetto.

I Corsi di Laurea L-19 promuovono laboratori e centri di ricerca per indagare temi, problemi e idee delle scienze dell'educazione. Conoscendoli meglio potrai avvicinarti al metodo scientifico e alla didattica universitaria.

Università degli Studi di Bologna

Il gruppo di lavoro si focalizza sull’analisi della relazione tra dimensione politica e attuativa dei processi trasformativi che investono il mondo dei servizi per l’infanzia, in una prospettiva che interpreta i sistemi educativi come costruzione culturale e storicamente connotata di idee specifiche di educazione e cura. In particolare l’analisi si concentra su: analisi critica delle politiche che, a livello nazionale ed europeo, orientano e normano i contesti educativi per l’infanzia; supporto, in termini di advocacy, dei processi di cambiamento che hanno come obiettivo quello di armonizzare e supportare le politiche per l’infanzia in sede nazionale e internazionale; collaborazione con i professionisti del settore educativo, anche attraverso azioni di ricerca-azione, al fine di sostenere la qualità dei servizi educativi e scolastici in una prospettiva di inclusione sociale; professionalizzazione del personale educativo e docente attraverso percorsi di ricerca-formazione volti a sostenere processi riflessivi e di ri-concettualizzazione delle pratiche agite in servizi e scuole alla luce delle recenti evoluzioni normative con una particolare centratura sui temi dell’accessibilità e qualificazione dell’offerta educativa.

Conclusi: Progetto InTrans (Erasmus+ K3); Progetto Start (Erasmus+ K2); Covid e servizi per l'Infanzia. In corso: "Sistema integrato 0-6 e politiche europee"; Buon Inizio e San Paolo 0-6 (con Save The Children)

Webinar; Sito; newsletter attive nel corso dei progetti
Università degli Studi di Macerata
Il Centro si propone di agire da promotore delle attività di ricerca su temi collegati allo studio della didattica, con un’attenzione particolare ai processi di apprendimento e insegnamento, alla progettazione, alla professionalità docente, all’inclusione, alla disabilità e alle tecnologie educative.
Gli obiettivi del Centro sono realizzati mediante le seguenti attività: ricerca empirica, teorica e applicativa; promozione della partecipazione a bandi di ricerca europei o nazionali attraverso lo sviluppo di analisi multidisciplinari connesse ai temi del Centro; attivazione e mantenimento di rapporti e di forme di collaborazione con enti e istituzioni similari in Italia e all’estero; promozione o partecipazione diretta a convegni, seminari, cicli di conferenze, mostre, pubblicazioni, corsi di formazione, di aggiornamento e di perfezionamento, summer school; istituzione di borse di studio, cicli di dottorato di ricerca e assegni di ricerca.
Sono presenti dispositivi analogici e digitali di ultima generazione per favorire l’apprendimento e la formazione di persone con disabilità intellettive, sensoriali e fisiche.
Università degli Studi di Milano Bicocca
Il Centro CAPTED nasce nell’ambito del Progetto di Eccellenza (2023-2027) “Cambiamenti e potenzialità educative e socioculturali connessi alla transizione digitale” con l’intenzione di approfondire l’impatto che la transizione digitale ha sull’esistenza dal punto di vista educativo e socioculturale soprattutto esplorando tre grandi fenomeni: l’identità individuale e collettiva, le disuguaglianze e i legami sociali.
Il Progetto si propone di sviluppare un ecosistema di ricerca innovativo grazie al lavoro sinergico di tre infrastrutture: un Centro di Ricerca Dipartimentale, che esplora gli orizzonti della postmedialità con particolare attenzione ai temi delle disuguaglianze educative e socioculturali, dell’identità e dei legami sociali, approfondendoli anche mediante un Seminario Permanente sui cambiamenti e sulle potenzialità educative e socioculturali connesse alla transizione digitale; un Polo Tecnologico e Culturale, che riunisce i laboratori dipartimentali umanistici e tecnologici per potenziare la dimensione interdisciplinare; alcuni Presidi Operativi Territoriali (servizi, enti del terzo settore, scuole) in cui sperimentare modelli e soluzioni innovative individuati grazie alle attività dello stesso Polo Tecnologico e Culturale.
Il Centro è stato istituito di recente. Le dimensioni tecnologiche non sono ancora state incrementate
Università degli Studi di Milano Bicocca
Il Laboratorio Informatico di Sperimentazione Pedagogica è una Infrastruttura di Ricerca a disposizione del personale del Dipartimento di Scienze Umane per la Formazione “R. Massa” e dell’Università degli Studi di Milano-Bicocca. Situato al quarto piano dell’Edificio U6, è dotato di postazioni informatiche mobili e di altre apparecchiature, quali visori di realtà virtuale e strumenti di registrazione audiovideo. Lo spazio è pensato per la collaborazione online-offline avanzata, grazie anche alla presenza di un dispositivo di webconference potenziato con sistemi di intelligenza artificiale. È ideale per lo svolgimento di meeting ibridi e per l’elaborazione di contenuti multimediali. Afferiscono al laboratorio i docenti incardinati che fanno parte del Polo Digitale del Dipartimento di Scienze Umane per la Formazione “R. Massa”.
Tra le attività recenti del laboratorio si segnalano:
  • presentazione di una proposta per il bando PON Green&Innovation

  • supporto al progetto TOP (Tutoring Online Project; bando FISR 2020), usando la strumentazione e gli spazi del Laboratorio per la produzione di un corso online. Attivate 5 borse di ricerca.

  • organizzazione di un ciclo di seminari (denominato “I caffè del LISP”) che ha permesso di coinvolgere un numero più alto di persone afferenti al Dipartimento e non solo nelle attività proposte in questo spazio;

  • sviluppo di Learning Circle per il progetto PON P2PU@UNIMIB, per il quale nel 2022 è stato reclutato un RTDA. Lo spazio e le attrezzature presenti hanno permesso lo svolgimento delle attività e la raccolta dati;

  • sviluppo di laboratori legati agli insegnamenti di Formazione on the job e di Metodi e Tecniche della Formazione Mediale e aperti agli studenti;

  • supporto a progetti di tesi e esercitazioni dell’insegnamento di Tecnologie per la Didattica – Scienze della Formazione Primaria;

  • sviluppo di un prototipo di applicazione per la sottotilazione visuale, legato a un progetto di dottorato;

  • sviluppo di una literature review sullo Universal Design applicato alla progettazione di sistemi di segnaletica, di uno studio pilota e di un workshop per il progetto “Accessible Signage & Wayfinding” – MUSA, spoke 1 – coinvolto un assegnata di ricerca

Bando: Fondazione Italiana Autismo – Linea di ricerca: Valorizzazione dei talenti particolari di persone con autismo in funzione di una inclusione sociale e di una elevata qualità della vita. – Ruolo: PARTNER con capofila UNIPG – Richiesti € 200.000, non finanziato pur ottenendo la prima posizione nella linea di ricerca: https://www.fondazione-autismo.it/wp-content/uploads/2023/06/PDF_PER_SITO_2023_FIA.pdf

Ente finanziatore: EUROPEAN COMMISSION – Bando Erasmus+ KA2

Titolo del Progetto: InDO – Understanding by Design and Differentiated Instruction

PI: MANGIATORDI Andrea.Ruolo UNIMIB: Coordinatore Importo: € 65.904 (Costo globale € 296.088) Ente finanziatore: CON I BAMBINI – IMPRESA SOCIALE S.R.L. – Bando per le Comunità educanti

Titolo: C.A.P. Codici di Avviamento Partecipativo

Responsabili: FERRI PAOLO MARIA

Ruolo: partner

Importo: € 5.928 (Budget totale € 105.892,80)

Ente finanziatore: EUROPEAN COMMISSION – Alliance

Partecipazione al progetto INVEST (Andrea Mangiatordi sarà responsabile di unità per il WP4, coinvolgendo il LISP nelle azioni legate ai Living Labs)

n. 2 Laptop Lenovo (acquistati nel 2022)

n. 1 Laptop Dell Alienware

n.2 iMac (postazioni fisse all-in-one

n. 1 MacBook Pro

n. 1 Webex Desk Pro

n. 6 visori Meta Quest 2

n. 1 Visore Microsoft Hololens

n.1 schermo 65″

Università Bicocca di Milano

Il Laboratorio Informatico di Sperimentazione Pedagogica è una Infrastruttura di Ricerca a disposizione del personale del Dipartimento di Scienze Umane per la Formazione “R. Massa” e dell’Università degli Studi di Milano-Bicocca. Situato al quarto piano dell’Edificio U6, è dotato di postazioni informatiche mobili e di altre apparecchiature, quali visori di realtà virtuale e strumenti di registrazione audiovideo. Lo spazio è pensato per la collaborazione online-offline avanzata, grazie anche alla presenza di un dispositivo di webconference potenziato con sistemi di intelligenza artificiale. È ideale per lo svolgimento di meeting ibridi e per l’elaborazione di contenuti multimediali. Afferiscono al laboratorio i docenti incardinati che fanno parte del Polo Digitale del Dipartimento di Scienze Umane per la Formazione “R. Massa”.

Tra le attività recenti del laboratorio si segnalano:

  • presentazione di una proposta per il bando PON Green&Innovation

  • supporto al progetto TOP (Tutoring Online Project; bando FISR 2020), usando la strumentazione e gli spazi del Laboratorio per la produzione di un corso online. Attivate 5 borse di ricerca.

  • organizzazione di un ciclo di seminari (denominato “I caffè del LISP”) che ha permesso di coinvolgere un numero più alto di persone afferenti al Dipartimento e non solo nelle attività proposte in questo spazio;

  • sviluppo di Learning Circle per il progetto PON P2PU@UNIMIB, per il quale nel 2022 è stato reclutato un RTDA. Lo spazio e le attrezzature presenti hanno permesso lo svolgimento delle attività e la raccolta dati;

  • sviluppo di laboratori legati agli insegnamenti di Formazione on the job e di Metodi e Tecniche della Formazione Mediale e aperti agli studenti;

  • supporto a progetti di tesi e esercitazioni dell’insegnamento di Tecnologie per la Didattica – Scienze della Formazione Primaria;

  • sviluppo di un prototipo di applicazione per la sottotilazione visuale, legato a un progetto di dottorato;

  • sviluppo di una literature review sullo Universal Design applicato alla progettazione di sistemi di segnaletica, di uno studio pilota e di un workshop per il progetto “Accessible Signage & Wayfinding” – MUSA, spoke 1 – coinvolto un assegnata di ricerca

PROGETTI FINANZIATI

Bando: Fondazione Italiana Autismo – Linea di ricerca: Valorizzazione dei talenti particolari di persone con autismo in funzione di una inclusione sociale e di una elevata qualità della vita. – Ruolo: PARTNER con capofila UNIPG – Richiesti € 200.000, non finanziato pur ottenendo la prima posizione nella linea di ricerca: https://www.fondazione-autismo.it/wp-content/uploads/2023/06/PDF_PER_SITO_2023_FIA.pdf

Ente finanziatore: EUROPEAN COMMISSION – Bando Erasmus+ KA2

Titolo del Progetto: InDO – Understanding by Design and Differentiated Instruction

PI: MANGIATORDI Andrea.

Ruolo UNIMIB: Coordinatore

Importo: € 65.904 (Costo globale € 296.088)

Ente finanziatore: CON I BAMBINI – IMPRESA SOCIALE S.R.L. – Bando per le Comunità educanti

Titolo: C.A.P. Codici di Avviamento Partecipativo

Responsabili: FERRI PAOLO MARIA

Ruolo: partner

Importo: € 5.928 (Budget totale € 105.892,80)

Ente finanziatore: EUROPEAN COMMISSION – Alliance

Partecipazione al progetto INVEST (Andrea Mangiatordi sarà responsabile di unità per il WP4, coinvolgendo il LISP nelle azioni legate ai Living Labs)

n. 2 Laptop Lenovo (acquistati nel 2022)

n. 1 Laptop Dell Alienware

n.2 iMac (postazioni fisse all-in-one

n. 1 MacBook Pro

n. 1 Webex Desk Pro

n. 6 visori Meta Quest 2

n. 1 Visore Microsoft Hololens

n.1 schermo 65″

Università Bicocca di Milano

B-YOUth Summer Camp è un programma estivo offerto a studenti e studentesse del terzo e quarto anno delle scuole secondarie di secondo grado e aperto agli studenti universitari. Il percorso formativo che promuove è volto alla conoscenza e alla sperimentazione del “prende parola” quale strumento e premessa per l’attivazione di processi di autodeterminazione e di partecipazione sociale, attiva e critica, che muovano dal riconoscimento e dall’analisi dei legami tra biografia individuale e collettiva.

B-YOUth Summer Camp è un’azione sviluppata dallo Spoke 6 all’interno dell’ecosistema MUSA (Multilyered Urban Sustainability Action). Lo Spoke 6 prevede il consolidamento di approcci che, attraverso l’inclusione sociale, l’educazione e il coinvolgimento della cittadinanza mettono l’innovazione al servizio della comunità per garantire la sostenibilità anche sul piano sociale.

B-YOUth Summer Camp è: un luogo di formazione destinato ai/alle giovani per l’esplorazione di quanto limita e problematicamente contiene le possibilità di espressione della propria voce e della personale autodeterminazione come delle condizioni e degli strumenti per esprimerle e sostenerle; un’opportunità per i e le giovani di confrontarsi con docenti universitari e professioniste/i del pubblico e del Terzo settore, mettendo a tema linguaggi, esperienze e spazi in cui autodeterminazione, diritti e responsabilità si intrecciano in modo problematizzante e trasformativo; un’opportunità di orientamento e un’occasione, per scuole e studenti, di esplorare connessioni e contatti tra il contesto scolastico e quello universitario.

 

Il laboratorio ha ospitato sia nella sua prima edizione (2023) che in questa seconda (2024) un laboratorio dedicato alla webradio e alla produzione di podcast a tema socio-educativo curato dall’associazione SHARERADIO.

Università Bicocca di Milano

Il Centro si pone l’obiettivo di contribuire alla valorizzazione e diffusione degli studi di genere, con particolare attenzione alle analisi delle forme con cui differenze, disuguaglianze, dinamiche e relazioni di genere si esprimono attraverso le società e le culture. A questo scopo intende sviluppare percorsi di ricerca teorico-empirica a carattere interdisciplinare, divulgandone i risultati e organizzando azioni di sensibilizzazione all’interno del mondo accademico e nella società civile. Nel perseguimento dei propri fini istituzionali, il Centro favorisce dunque la costituzione di un’area di interesse finalizzata alla produzione, valorizzazione e disseminazione di forme di sapere multidisciplinare in tema di studi di genere.

Gli obiettivi del Centro ABCD sono perseguiti tramite le seguenti attività:
  • la promozione di rapporti di collaborazione scientifica tra studiosi/e di diverse discipline al fine di individuare nuove linee di ricerca di interesse nazionale e internazionale;

  • La realizzazione di ricerche interdisciplinari che abbiano come oggetto specifico di riflessione le differenze intersezionali, approfondendo il tema delle differenze e disuguaglianze di genere, nel loro intreccio con dimensioni socio-economiche, etniche, religiose e così via;

  • il sostegno alla realizzazione di ricerche interdisciplinari sulle differenze di genere anche a livello biologico e medico, compresi i vissuti di disabilità;

  • la promozione della pubblicazione di studi e ricerche realizzate dal Centro;

  • l’organizzazione di convegni, incontri, seminari e il sostegno a ogni altra iniziativa volta a diffondere e valorizzare gli studi di genere;

  • la promozione di occasioni di incontro, confronto e collaborazione tra mondo accademico, società civile ed enti pubblici e privati interessati ad approfondire particolari aspetti della dimensione di genere;
  • il sostegno di attività formative sul tema delle differenze e delle disuguaglianze di genere;

  • la promozione della collaborazione tra centri universitari che si occupano di studi di genere, nonché la partecipazione a iniziative e progetti che valorizzino il lavoro di ricerca attraverso reti informatiche.

Le attività di ABCD sono talvolta svolte anche in collaborazione con Centri Interuniversitari, Centri Interdipartimentali e Centri di studi Dipartimentali, Enti pubblici e privati nazionali ed internazionali e con associazioni scientifiche nazionali ed internazionali con interessi convergenti, nel rispetto delle disposizioni in vigore per l’Amministrazione universitaria.
Università degli Studi di Padova

La mission del Centro di studi di Ateneo CEDA è quella di affrontare l’educazione degli adulti attraverso un approccio globale e multidisciplinare, capace di valorizzare le differenze e peculiarità del singolo nei differenti contesti formali, informali e non formali e di fronte alle sfide e transizioni che caratterizzano l’età adulta. L’idea che guida il Centro è legata a una visione dell’adulto inteso fondamentalmente come soggetto educativo prima che come oggetto delle forze del mercato economico o culturale. La centralità dell’adulto, con le sue caratteristiche e criticità, è alla base dei processi auto/etero e co-educativi, che puntano alla consapevolezza personale e sulla trasformazione emancipativa all’interno di contesti di educazione sociale di tipo formale e informale ampi piuttosto che sull’aggiornamento o sviluppo do competenze.

  • l’approfondimento di alcune tematiche chiave relative all’educazione degli adulti come:

  • la valorizzazione dell’approccio dell’educazione degli adulti nel contesto del Lifelong Learning e di una sua precipua collocazione nel campo pedagogico;

  • la produzione di conoscenza e sapere che valorizzi il ruolo attivo dell’adulto e del sapere prodotto nei diversi contesti di vita e di lavoro;

  • la disseminazione della ricerca teorica ed empirica nel campo educativo;

  • la realizzazione di prodotti di ricerca attraverso pubblicazioni, conferenze e seminari, networks;

  • la cooperazione anche interdisciplinare con altri ricercatori internazionali o che lavorano in altri dipartimenti nel nostro paese;

  • la promozione di ricerche e studi che riguardano l’educazione degli adulti nei diversi contesti formali, non formali ed informali;

  • la modellizzazione di buone pratiche sostenibili per l’educazione degli adulti;

  • l’ideazione di progetti sia in ambito nazionale che internazionale;

  • il consolidamento di un network di collaborazioni nazionali;

  • la creazione di un network di collaborazioni internazionali.

 

1 pc fisso e 1 pc portatile

Università degli Studi di Torino

Il Centro intende promuovere progetti di Service-Learning che vedono gli studenti universitari direttamente coinvolti nella realizzazione di azioni a favore della comunità, coerenti con la loro futura professione, potendo fruire di una formazione e supervisione specifica dei docenti universitari.

All’interno del centro per le professioni socio-psico-pedagogiche ha preso vita (grazie ai progetti POT) il programma SWELL (Shared Ways of Education and Lifelong Learning), che offre a chi s’iscrive al primo anno dei quattro corsi di studio implicati (Scienze dell’educazione, Scienze della formazione primaria, Servizio Sociale, Scienze e tecniche psicologiche) l’occasione di entrare in contatto con la realtà professionale, incrementando la conoscenza delle multiple sfaccettature del lavoro e dell’organizzazione dei servizi, attraverso contatti costanti con il territorio. Tali attività possono favorire l’avvio della decostruzione di alcuni stereotipi sulla realtà dei servizi e lo sviluppo di rilevanti competenze trasversali (soft skills). Gli interventi previsti dal progetto prevedono team misti di futuri educatori, educatrici, insegnanti, assistenti sociali, psicologi e psicologhe che apprendono a lavorare insieme nel rispetto della specificità dei diversi ruoli. Tali obiettivi sono perseguiti innanzitutto attraverso percorsi di Service Learning, attraverso la creazione di gruppi misti di studenti dei quattro corsi di studio.

Il primo progetto, attivato con team misti, si chiama “Un Assist verso il successo” e prevede che coppie di studenti universitari (se possibile, di due corsi di laurea differenti) realizzino un percorso di circa 30 ore di affiancamento nei compiti, a distanza, con gruppi di 5-6 ragazzi e ragazze delle scuole secondarie di primo grado caratterizzati da povertà educativa. La formazione e la supervisione comune coniugano aspetti pedagogici, psicologici e sociali, portando a confrontare i diversi punti di vista professionali.

I progetti utilizzano: software didattici e App.

Università Bicocca di Torino

LIFE è stato progettato per essere un luogo di ricerca aperto e interdisciplinare e di collaborazione con le imprese che intendono attuare la transizione verso il modello Industria 4.0 nel delicato compito di addestramento del personale e nel supporto all’elaborazione delle corrette procedure aziendali nell’ambito del complesso rapporto uomo-macchina.

Se l’esame di comportamenti collettivi attraverso la loro simulazione e lo studio dei processi attentivi sono importanti nel campo delle interazioni fra esseri umani, altrettanto lo è nei confronti di macchine “intelligenti”, come quelle impiegate in molti nuovi processi aziendali, soprattutto se assumono caratteristiche antropomorfiche. Per le imprese è estremamente importante prevedere e anticipare eventuali implicazioni sul benessere e sui comportamenti interattivi del personale con quel tipo di macchine.

Il Life ha dato vita a innumerevoli collaborazioni con le istituzioni scolastiche.

Il laboratorio Life realizza attività laboratoriali con le scuole servendosi di una strumentazione avanzata che consente agli studenti di apprendere in modalità differenti.

All’interno del laboratorio studenti e studentesse dei corsi di laurea in Scienze della Formazione Primaria e Scienze dell’educazione pianificano interventi sistematici di potenziamento cognitivo da realizzare con bambini e ragazzi in difficoltà delle scuole piemontesi.

Il laboratorio Life presenta la seguente strumentazione:

  • Una Virtual Room in cui permettere all’utente di avere esperienza di ambienti e mondi virtuali e nel contempo consentire al ricercatore di osservare e analizzare le reazioni del fruitore agli stessi

  • Un sistema di Motion Capture che consente di catturare i movimenti del soggetto, onde permetterne l’analisi oppure l’applicazione a modelli virtuali per animare avatar digitali in 2D o 3D.

  • Un sistema di Eye Tracking che traccia i movimenti degli occhi dei soggetti durante le loro esperienze.

  • Sistemi di Realtà Aumentata

  • Un’Area Multimediale composta da un tavolo e da uno schermo touch collaborativi, per favorire la progettazione dei contenuti da parte dei ricercatori.

  • Due tavoli touch di ultima generazione per la fruizione dei prodotti della ricerca liberamente condivisibili da parte degli utenti.

Università degli Studi dell'Aquila
Il laboratorio tematico ha riguardato la questione della diversità e inclusione nei sistemi organizzativi complessi: in ogni contesto si è chiamati a facilitare il riconoscimento, l’inclusione e la promozione di diversi linguaggi, stili di apprendimento e intelligenze delle persone; a questo fine è fondamentale conoscere e valorizzare la diversità per dar voce a tutte le capacità e potenzialità, per un concreto supporto alla realizzazione dei singoli nell’istruzione, nel lavoro e nella vita. Il laboratorio ha avuto l’obiettivo generale di offrire conoscenze teoriche e competenze analitiche – in chiave sociologica – sui temi del riconoscimento sociale, della gestione e della valorizzazione delle differenze e delle diversità (genere, età, abilità, provenienza, differenze culturali, orientamento sessuale e identità di genere, religione, ecc.…) all’interno dei sistemi organizzativi complessi e nella società in senso più esteso. Il percorso ha avuto altresì l’obiettivo di offrire alle partecipanti strumenti utili per accrescere la conoscenza e la consapevolezza della diversità all’interno delle comunità in diversi contesti sociali e organizzativi, creando opportunità di riconoscimento dei meccanismi cognitivi e sociali che sottendono le disuguaglianze e che impediscono la valorizzazione della diversità e la promozione dell’inclusione e della coesione sociale.
Per raggiungere tale obiettivo, le attività laboratoriali progettate hanno fatto ricorso all’alternarsi tra momenti didattici e momenti operativi, riguardando: 1. L’offerta di una conoscenza generale dei concetti sociologici inerenti i temi di interesse, come i processi di socializzazione e di costruzione identitaria; costruzione sociale delle disuguaglianze, stereotipi, pregiudizi, discriminazione; processi e ambiti di esclusione/inclusione sociale; pari opportunità ed equità; giustizia sociale; innovazione sociale; 2. La promozione dell’acquisizione di un senso di consapevolezza sulle modalità di costruzione e rappresentazione della realtà sociale attraverso l’analisi di prodotti mediali, pubblicitari e culturali che celano stereotipi o, al contrario, promuovono la valorizzazione delle diversità; 3. L’offerta di una conoscenza approfondita sui temi delle differenze e delle diversità nelle società complesse in chiave sociologica e delle loro intersezioni nei vari contesti della società, con particolare focus sui sistemi organizzativi complessi; 4. La condivisione di strumenti di analisi e di comprensione delle culture organizzative e delle relative dinamiche relazionali attraverso l’analisi di buone pratiche inclusive, al fine di sviluppare consapevolezza e conoscenza rispetto alla gestione delle diversità nei sistemi organizzativi complessi di natura pubblica, privata e no profit da un punto di vista normativo quanto organizzativo, oltre che simbolico e culturale.
Università degli Studi dell'Aquila
Il laboratorio tematico dedicato all’Employability ha riguardato, il percorso professionale e l’insieme delle capacità e abilità delle persone riguardo al mondo del lavoro. In particolare, verranno affrontati alcuni elementi chiave delle hard skills (qualifiche, abilità tecniche, esperienza) e delle soft skills (capitale umano e sociale – comprese le competenze trasversali di comunicazione interpersonale e pubblica, lavoro collaborativo, problem solving, pensiero innovativo, leadership, capacità di adattamento, team work – importanza della cooperazione, capacità di ascolto, mettere al primo posto la squadra rispetto al singolo, capacità decisionali, pensiero critico, resistenza, proattività, gestione dello stress, pianificazione, gestione dei conflitti, ecc.). Ulteriore obiettivo è stato quello di far comprendere le competenze necessarie per migliorare la cosiddetta “occupabilità” nel settore dell’educazione, con un focus particolare sulle competenze digitali e trasversali.
Il laboratorio si è svolto in due giornate, ciascuna delle quali ha trattato temi specifici attraverso una combinazione di lezioni frontali, attività pratiche e discussioni di gruppo. La prima giornata è stata dedicata all’introduzione del concetto di “employability” e all’esplorazione delle competenze necessarie per il lavoro sociale, con un focus particolare sulle hard skills e soft skills. La seconda giornata ha approfondito le competenze relative al mindset, al problem solving, alla comunicazione e alla collaborazione, culminando in un serious game che ha sintetizzato tutti i temi trattati. La metodologia adottata nel laboratorio ha combinato approcci teorici e pratici per garantire un apprendimento efficace e coinvolgente. Le lezioni frontali hanno fornito le basi teoriche necessarie, mentre le attività pratiche e i lavori di gruppo hanno permesso alle partecipanti di applicare le conoscenze acquisite in contesti reali e simulati. Questo approccio integrato ha facilitato una comprensione più profonda delle competenze trattate e ha promosso un ambiente di apprendimento collaborativo e interattivo.
Università degli Studi di Trieste
Il Centro I.D.E.A.R. – Centro di Ricerca e Laboratorio Aperto Didattico, Educativo, Innovativo – è uno spazio fisico, cognitivo ed emotivo dove fare ricerca e innovazione educativa e didattica. Allestito da Fondazione Portogruaro Campus, si pone come al servizio di studenti e studentesse che frequentano i corsi di laurea del Polo di Portogruaro ma è aperto a tutte le istituzioni ed enti locali del settore educativo con azioni di formazione continua e ricerca. Diverse le attività e le metodologie innovative utilizzate al centro, fra cui: Lego Serious Play: una metodologia di facilitazione attraverso cui proporre ai partecipanti sfide e compiti strategici attraverso la creazione di modelli metaforici con l’utilizzo dei mattoncini Lego. Mindfullness: una pratica per aiutare le persone a “essere presenti”, ossia focalizzati e pienamente attenti su quello che sta avvenendo, sia dal punto di vista percettivo-cognitivo che emotivo e al loro effetto su noi stessi e gli altri. È possibile sviluppare anche la capacità di ascolto e di comunicazione, la creatività, la gestione dello stress e la proattività. Approcci e tecniche narrativo-autobiografiche: attività finalizzate alla formazione autoriflessiva e alla cura di sé che possono essere svolte in aula ma anche in ambienti esterni con esperienze di outdoor learning e outdoor education, dove la dimensione del benessere soggettivo si coniuga a quella della sostenibilità ambientale, paesaggistica e naturalistica. Sociodramma e psicodramma: metodi attivi per la comprensione e lo sviluppo dei ruoli sociali, per l’analisi e la successiva modifica di atteggiamenti attraverso la presa di coscienza e la generazione di rinnovate modalità di espressione e interazione. Entrambi sono proposti con modalità coinvolgenti e giocose. Attività con metodi espressivo – artistici: attività che facilitano l’emersione delle risorse e delle criticità sia a livello individuale che di gruppo e aiutano a porle in relazione al benessere dei partecipanti. Esempi sono il “disegno onirico” e i metodi visivi come il “Photovoice” e i vari set di carte “Points of you”. DanzaMovimento Terapia: un processo di auto-conoscenza e di comunicazione creativa attraverso il movimento e il linguaggio del corpo fra coscienza, libertà ed emozioni. Le attività di DanzaMovimento Terapia sono applicabili a tutti i contesti educativi, di cura e inclusione.
Tra le attività recenti del laboratorio si segnalano: – I lunedì al Centro IDEAR. Dall’8 aprile al 24 giugno 2024 sono stati attivati presso il Centro Idear un ciclo di workshop e seminari gestiti da studentesse e studenti del corso magistrale e triennale. Le tematiche proposte attraverso un approccio esperienziale sono variegate e vanno dalla creazione di giochi alle pratiche motorie, da esperienze in outdoor a quelle di inserimento lavorativo per persone con disabilità. Infine metodologie e strumenti di gestione di gruppo e sviluppo di comunità. https://disu.units.it/it/eventi/61246 – Progetto cyberbullismo, A.S. 2023-24 con il Liceo XXV Aprile di Portogruaro. – Workshop Lego Serious Play per la prefigurazione professionale futura offerta annualmente a studentesse e studenti
Nulla di particolare: solo un sistema di videoproiezione collegato a un laptop
Università degli Studi di Trieste

Il Centro interdipartimentale di ricerca per gli studi di genere è uno spazio interdisciplinare di ricerca, riflessione e dialogo sulle questioni di genere.
Il Centro interdipartimentale di ricerca per gli studi di genere è uno spazio interdisciplinare di ricerca, riflessione e dialogo sulle questioni di genere.
Di che cosa parliamo quando parliamo di genere?
Parliamo di una categoria attraverso cui esprimiamo il nostro stare al mondo, una categoria tra le più dibattute e discusse, che oscilla continuamente tra la dimensione dell’esperienza, del vissuto, della singolarità dell’individuo, da una parte, e un altissimo livello di problematicità teorica, dall’altro; una dimensione controintuitiva e complessa. Per questo tutto ciò che ruota attorno al genere ha bisogno di discussioni e riflessioni, di confronti, di aperture che attraversino diverse discipline e saperi e che sappiano negoziare tra la dimensione del vissuto e dell’individuale e quella dell’elaborazione teorica.
Il Centro si configura come lo spazio dove diversi saperi disciplinari e diverse metodologie di indagine si intrecciano e si confrontano, da prospettive e storie diverse, su un oggetto di ricerca che è tanto erratico e in continua definizione quanto una sfida continua per i saperi del presente e del futuro. Senza dimenticare che nessuna di queste riflessioni può eludere ciò che è già stato detto ed elaborato in una tradizione di pensiero che possiamo definire come femminista, nella sua ampiezza e diversità.
Le finalità del Centro sono dunque: il coordinamento e la realizzazione di progetti di ricerca di base e applicata sui temi di genere e la costituzione di collegamenti con altre realtà di ricerca e culturali a livello regionale, nazionale e internazionale (⇒ RESEARCH); la promozione del formazione di giovani ricercatrici e ricercatori sui temi di ricerca legati al genere (⇒ WORKSHOP); la promozione e il supporto all’attività didattica nei corsi di studio e l’organizzazione di attività didattiche di Ateneo su tematiche di genere, oltre che la proposizione di attività formative rivolte a istituzioni, associazioni e aziende del territorio (⇒ EDU); la diffusione dei risultati delle proprie attività con l’organizzazione di seminari e incontri di public engagement (⇒ EVENTS).

Tutti questi aspetti si intrecciano nel laboratorio G*-LAB declinare la creatività.
Aderiscono al Centro i Dipartimenti di
Studi Umanistici (sede 2020-2023)
Scienze Giuridiche, del Linguaggio, dell’Interpretazione e della Traduzione
Scienze Economiche, Aziendali, Matematiche e Statistiche
Scienze Politiche e Sociali
Matematica e Geoscienze

Il corso, fondato nel 2021, ha attivato diversi eventi (seminari, workshop, mostre,…) Di seguito i più significativi
Events
Workshop
Lab
Inoltre, dall’11 aprile al 1° giugno 2022 si è svolto il Corso generale di Ateneo “Di che cosa parliamo quando parliamo di genere?”, promosso dal Centro Interdipartimentale di Ricerca per gli Studi di Genere – CIRSG dell’Università degli Studi di Trieste. https://disu.units.it/it/news/49351
Le dimensioni tecnologiche non sono ancora state incrementate
Università degli Studi di Parma
Rafforzare il senso di professionale dell’educatore attraverso le tecniche del Teatro dell’Oppresso
Giochi teatrali, tecniche teatrali all’interno del Teatro immagine e del Teatro forum
Bacheche multimediali di PADLET, nuvola di parole attraverso MENTIMETER,
Università degli Studi della Calabria
Il Laboratorio intende perseguire linee di ricerca su temi che riguardano la relazione tra giovani, media e processi educativi, con l’obiettivo primario di comprendere il modo in cui i sistemi educativi, a diversi livelli, si confrontano con le sfide poste in essere dalle trasformazioni che caratterizzano la società contemporanea, con particolare attenzione ai cambiamenti imposti dallo sviluppo delle tecnologie digitali e di Rete.
1. promuovere e sviluppare studi sui temi dell’educazione ai media che, nell’ottica di un superamento dell’acquisizione di competenze puramente tecnico-operative, mirino soprattutto a elaborare strategie volte a sensibilizzare i giovani ad un uso critico e responsabile dei media digitali. 2. promuovere ricerche a carattere sia nazionale sia internazionale, eventualmente anche attraverso l’istituzione di rapporti di collaborazione con altre università italiane e straniere, nonché con fondazioni e altri centri di ricerca. Le acquisizioni conseguite in questo ambito saranno oggetto di pubblicazioni su riviste o collane accreditate nazionali e internazionali. 3. promuovere attività seminariali e percorsi formativi in differenti ambiti (scuola, extra-scuola, no-profit, ecc.) finalizzati all’acquisizione di conoscenze e competenze educative adeguate a affrontare le sfide poste dalle trasformazioni delle tecnologie digitali. 4. conoscere e comprendere la specificità del processo educativo in termine di cambiamento/trasformazione; 5. ideare, progettare e valutare interventi che promuovono la continuità del processo educativo nel ciclo di vita; 6. promuovere la cultura della cittadinanza attiva, dell’integrazione e dell’inclusione sociale. 7. studiare i cambiamenti relativi ai sistemi di istruzione e formazione. 8. indagare i bisogni, i valori e le diverse modalità di espressione e di socializzazione delle giovani generazioni
Videoproiettore, computer, lim
Università degli Studi di Verona
Il ChangeLab è un laboratorio permanente di ricerca e autoformazione sul tirocinio universitario in Scienze dell’educazione; vi partecipano professionisti degli enti convenzionati per il tirocinio, studenti in tirocinio o che lo hanno concluso, docenti universitari, docenti di tirocinio indiretto. Lo scopo di questi incontri è creare conoscenza sul tirocinio come esperienza formativa e di orientamento in itinere e in uscita relativo alle professioni educative. A partire da una pluralità di punti di vista, grazie al lavoro di gruppo, emergono le contraddizioni, le tensioni e i vuoti del sistema formativo università-territorio-mondo del lavoro. (Referenti: Maria Livia Alga, Chiara Sità).
Il ChangeLab prevede incontri trimestrali del gruppo di lavoro nel quale i partecipanti analizzano, di volta in volta, alcune aree della partnership formativa: strumenti, norme (codificate e non), comunità di riferimento, divisione del lavoro. Una volta all’anno il gruppo promuove una giornata del tirocinio durante la quale gli enti incontrano all’Università le/i futuri tirocinanti e vengono presentati pubblicamente i principali esiti del lavoro svolto. È in corso di realizzazione un vademecum sul tirocinio scritto dalle studenti che hanno partecipato al percorso in dialogo con il resto del gruppo, per rendere visibile la polifonia di questo dispositivo formativo come strumento di orientamento. Inoltre è in programmazione la elaborazione di moduli formativi online (MOOC) per i professionisti degli enti di tirocinio. qui di seguito i link alle attività: https://www.dsu.univr.it/?ent=iniziativa&id=11788 https://www.dsu.univr.it/?ent=iniziativa&id=11345
Il laboratorio prevede l’uso delle piattaforme online per l’elaborazione di moduli formativi.
Ciao, bentornato!
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